mercoledì 25 febbraio 2015

Caccia al tesoro per piccoli di tre anni

Per la festa di compleanno di Valerio di domenica scorsa (qui la torta!) abbiamo invitato 4 famiglie, tutte con due bambini. Tre sono piccoli piccoli e non contano, gli altri... beh, sette bambini che corrono per casa erano da gestire.
Col Babbo abbiamo quindi pensato di organizzare una caccia al tesoro.

Una buona fonte di ispirazione è arrivata dal blog "La caccia al tesoro di Viola", ma abbiamo dovuto riadattare il tutto a bambini di 3 anni (il gruppo era composto anche da una bambina di quattro anni e una, fondamentale per l'ultima tappa, di sette. Le prove però erano tarate su tre-enni).
Non sarei riuscita a gestire tutto da sola: indispensabile è stato l'aiuto di altre due mamme, che hanno gestito due delle "tappe" della caccia al tesoro.

Inizio.
Suonano alla porta. Valerio, il festeggiato, va ad aprire.
Entra un pirata (il Babbo travestito) che saluta (e spaventa) :-) i bambini e racconta di aver nascosto un tesoro. Lo farà trovare solo a veri pirati!
Per avere la mappa del tesoro sarà necessario superare alcune prove. La prima è un indovinello.

A volte è grande, a volte è piccino. 
Andate dove si vuota il vasino! 

Tappa 1: bagno
In un sacchetto ci sono tante statuine di animali quanti sono i bambini.
I bambini a turno devono tirarne fuori una e imitare il verso dell’animale.
Quando l’hanno fatto tutti, viene consegnato il pezzo di pergamena n°1 e poi declamato il secondo indovinello.

A piedi, in auto o in aeroplano, 
andate dove c’è il divano! 

Tappa 2: soggiorno
I bambini devono attraversare un percorso ad ostacoli. Nel nostro caso: salire sul divano a 4 zampe, poi saltare giù, correre sul tappeto e saltare dentro la cuccia del cane, infine tornare indietro.
Alla fine viene consegnato il pezzo di pergamena n°2 e declamato il terzo indovinello (che tanto indovinello non è...)

Ormai il gioco si fa serio! 
Correte in camera di Valerio! 

Tappa 3: in camera di Valerio
Sul tavolino è posizionata una grossa ciotola piena di riso. I bambini devono trasferire tutto il riso in una pentola senza toccarlo con le mani. Quando la ciotola è vuota, viene consegnato il pezzo di pergamena n°3.
Ad attività ormai in corso ho realizzato che sarebbe stato più carino posizionare il terzo pezzo di pergamena al fondo della ciotola, sotto il riso.

Il quarto indovinello:

Ho nascosto un palloncino 
da qualche parte in giardino 
Non è solo uno: sono di più! 
Sono CINQUE, nascosti laggiù. 
Ora mettete scarpe, giacche e gli altri accessori 
così potrete uscire fuori. 
Trovate CINQUE palloncini 
e poi tornate qui, cari bambini! 

Tappa 4: giardino
I cinque palloncini erano stati posizionati già prima della caccia al tesoro, ma ci sarebbe stato il tempo per "nasconderli" durante le precedenti tre tappe. Il Babbo, che sa fare i nodi, ha legato i palloncini in modo da poterli slegare semplicemente tirando il cordino.


Quando i bambini tornano a casa, il pirata consegna l’ultimo pezzo di pergamena. I bambini devono quindi mettere insieme i quattro pezzi (appositamente sagomati in modo che ogni incastro sia univoco)
La pergamena mostra la mappa del tesoro. E innegabilmente conduce alla cucina... il tesoro è in forno ed è… la torta di compleanno!!!

lunedì 23 febbraio 2015

Torta ruspa vegana

Ieri abbiamo festeggiato con alcuni amici il terzo compleanno di Valerio.
Per l'occasione, vista la sua passione, ho deciso di preparargli una torta a forma di ruspa. Per essere la prima torta 3D della mia vita, sono piuttosto soddisfatta del risultato.



La preparazione è stata abbastanza semplice, anche se ho dovuto cambiare mille volte la ricetta. Prima pensavo di fare la copertura con la panna (ma non ho trovato la panna veg fino all'ultimo e non ho potuto fare le prove necessarie). Poi il colore giallo/arancione avrebbe dovuto essere realizzato con estratto di carota (ma avendo preparato la torta a tarda notte non potevo attivare la centrifuga per estrarre il succo di carota)

La base della torta è la "Three hole cake", vegana col cioccolato, ormai diventata una nostra ricetta collaudata. Cotta in una teglia rettangolare, la torta è stata poi tagliata come in questa figura:


Provo a spiegare. I bordi esterni sono diventati i bracci della ruspa. Il corpo della ruspa è composto da vari strati di torta sovrapposti e sagomati.
Ogni strato, inoltre, è stato tagliato a metà (proprio come la sacher) e farcito di marmellata di amarene. (In foto uno dei precedenti tentativi, con il pan di spagna senza cacao)


Il tutto è stato ricoperto di crema pasticcera vegan con l'aggiunta di due bustine di zafferano.
Attenzione che lo zucchero per la crema pasticcera sia chiaro: al primo tentativo con zucchero di canna Mascobado il risultato è stato... indescrivibile :P


I bracci e la pala della ruspa, oltre alle ruote (ognuna formata da due biscotti vegani viviverde coop, attaccati insieme) sono ricoperti di cioccolato fuso. I finestrini sono banalmente pezzi di cioccolato.

I cubetti di granito trasportati dalla ruspa sono un piccolo dettaglio non fondamentale ma simpatico: pezzi di cocco candito che ho usato anche come fanali della ruspa e, sagomati, per il centro delle ruote.

Dato che non si butta via niente, ho poi utilizzato i ritagli avanzati per una seconda "torta": mescolati con la crema pasticcera e ricoperti di cioccolato sono stati ugualmente apprezzati!
Tanti auguri a te... tanti auguri a te...

mercoledì 18 febbraio 2015

La pignola razionalità dei tre anni

   
Nella carreggiata opposta, un'ambulanza, ferma in mezzo alla strada, blocca il traffico.

V: "Come mai c'è un'ambulanza?"
Io: "Forse qualcuno si è fatto male. Forse un incidente"
V: "Ma qualcuno... una persona?"
Io: "Si, certo. Noi abbiamo avuto solo incidenti leggeri e si è ammaccata l'auto, ma a volte se c'è un incidente si fanno male le persone"
V: "Incidente? Non è solo per macchine?"
Io: "A volte si fanno male le macchine, a volte si fanno male le persone"
V: "No, mamma. Le macchine non si fanno male. Le macchine si rompono. Non si fanno male"
Io: ...
V: "Sai, mamma? Le macchine non sono bambini. I bambini si fanno male. Le persone si fanno male. Le macchine si rompono!"

Bacchettata da un bambino di 3 anni. Cosa farà quando ne avrà 15, mi domando? 
Vado a sotterrarmi.

martedì 17 febbraio 2015

Giocare a tre anni nelle lunghe giornate invernali

Dopo la versione per i duenni e quella sui giochi estivi, ecco qualche altra idea per passare le lunghe giornate in casa


Sabbia cinetica
Regalata lo scorso anno, quando cioè Valerio aveva meno di 2 anni, è rimasta chiusa in un armadio fino ai due anni e mezzo. Oggi è un'attività che piace molto, soprattutto quando per un po' di tempo non possiamo andare al mare.



Giochi di luce
Il sito della Casa nella Prateria ci ha dato tanti splendidi spunti.
Un'attività che è piaciuta moltissimo a Valerio si fa con una macchina fotografica e una fonte di luce. Noi abbiamo usato una torcia-panda e un led rosso. Tutte le informazioni si trovano qui:
http://www.lacasanellaprateria.com/2011/07/giochi-di-luce/
Noi abbiamo scattato tantissime fotografie e impostando un tempo lungo sono anche riuscita a scrivere con la luce il diminutivo di Valerio. Rivedere le foto sul computer ha meravigliato tutti, tre-enne compreso.


Tagliare con le forbici
Come già avevo raccontato nel post sui giochi per duenni, Valerio da sempre è attratto dalle forbici. Sempre su consiglio di Claudia de La Casa nella Prateria, abbiamo provato a proporgli un'attività di vita pratica. Claudia ne parla in questo post:
http://www.lacasanellaprateria.com/2012/01/attività-di-vita-pratica-utilizzare-le-forbici/
Inizialmente l'esperimento è fallito. Poi, grazie ad un'intuizione del Babbo, Valerio è riuscito a tagliare. Il "trucco" è stato quello di farlo tagliare non sulle righe, ma tra le righe. Ed ecco il risultato.



Avvolgere audiocassette
Non è proprio un gioco, ma un'altra attività di vita pratica che ha coinvolto Valerio per una buona mezz'ora e ha riportato me e il Babbo indietro di almeno 15 anni. Un'audiocassetta, una matita e... beh, chi ha più di 30 anni sa perfettamente qual è il gioco!


Bottiglie con sale colorato
Realizzare il sale colorato è facilissimo. In Rete si trovano varie "ricette", noi abbiamo seguito quella del blog "Lavoretti Creativi" utilizzando i gessetti colorati, ma so che si possono realizzare anche con i pennarelli. Il risultato è un bellissimo... ehm... beh, a Torino si definisce ciana-puer, cioè prendi-polvere. Uno splendido soprammobile che sbologneremo regaleremo a qualche malcapitato fortunato parente.


Il cantiere

Per un appassionato di ruspe, gru, escavatori e altri macchinari non può mancare "il cantiere". Ovvero la versione casalinga della sabbiera, che vorremmo costruire per i bambini la prossima primavera. In inverno invece si accontenta del cantiere casalingo, ovvero un contenitore di plastica (di quelli da mettere sotto al letto) riempito di argilla espansa. Come si vede dalla foto, la ruspa e il camion ribaltabile sono al lavoro!



giovedì 5 febbraio 2015

Cosa non dire ad una bi-mamma

... in particolare se è a passeggio con entrambi i figli

"E' femmina? E il grande è maschio? Che bello, ha fatto la coppia!"
... poverette le mamme di due maschi o di due femmine, che sono mamme a metà!

"E' brava? Dorme?"
In effetti non fa altro che mangiare e dormire. E se non dormisse sarebbe normale, per la sua età. Come potrebbe non essere "brava"?

"E il grande come l'ha presa?"
Peccato non poter rispondere "A mazzate"... :-D

"Oh, ma che bella che è! (Rivolto al "grande") Eh, ma sei bello ANCHE tu!"

Oppure il top:
"Oh, ma che bella che è! Uh, no. Non è veeeero! TU sei bello, lei invece è proprio BRUTTA!"
Giuro, ho sentito anche questa.
Purtroppo.