lunedì 19 settembre 2011

Colori di genere

Ho sempre pensato che ogni colore avesse la stessa dignità. Ammetto che forse sono un po' razzista con il bianco (non amo i muri bianchi, i vestiti bianchi, i capelli bianchi...) ;-) e ho le mie preferenze: mi vesto spesso di nero, amo il viola, ho dipinto le pareti di casa di verde e azzurro (il salotto sarà color argilla) uso l'henné per i capelli rossi, ho comprato per Nina una pettorina e un guinzaglio blu...

Ecco, credo di aver rovinato la vita al mio cane. Un primo segnale ce l'ho avuto al negozio di articoli per animali, il giorno stesso dell'adozione di Nina, provandole la pettorina. Blu, avevamo deciso, perché nera ce l'ha già Claus, rossa ce l'ha il cane dei nonni, gialla si sporca subito... blu invece piaceva a tutti i bipedi della famiglia (abbiamo provato a chiedere ai quadrupedi ma non si sono espressi). Proviamo la pettorina, chiamando la negoziante per chiederle di aiutarci a capire come si infila, e mentre cerchiamo il guinzaglio, della dimensione giusta e dello stesso colore, la lasciamo addosso al cane. Poi ci mettiamo a chiacchierare con la negoziante, che scopre così che Nina è appena stata adottata, viene da un canile, sembra aver retto bene il viaggio, è femmina...
"Ah, è femmina?"
"" (te l'ho appena detto, e poi si chiama Nina... saremmo un po' carogne a chiamare Nina - con la A - un cane maschio...)
"Io ho lasciato la pettorina che aveva provato, ma se vuole cambiarla..."
"No, quella le sta bene, è della dimensione giusta, no?"
"Sì sì, ma... è blu... se vuole ci sono anche altri colori..."
"Ah, no grazie, va benissimo blu!"

Pensavo che fosse una sciocchezza. Che il blu avesse la stessa dignità, chessò, del rosso, o del giallo. Uscendo dal negozio ci avevamo anche scherzato su: "Cominciano già a farci problemi di colore con il cane? Figuriamoci quando sarà il momento di mettere i pigiamini a 'robino', dato che sicuramente non ci faremo problemi di rosa o azzurro"
Scherzavamo, ma non sapevamo che stavamo condannando Nina ad una vita da reietta

"Bobo, vieni via!". "Fido, lascia stare quel cane, che tu non vai d'accordo coi maschi!"
"Ma... è femmina"
"Ah, scusi, pensavo fosse maschio, sa, il collare blu..."
Due episodi in soli due giorni. Sarebbero forse molti di più, ma nel giardino davanti a casa ormai ci conosciamo tutti (i padroni di Pippo, Billy, Kira e Leo sanno che Nina, nonostante il degradante marchio blu, è femmina) ma basta che Nina vada due giorni in luoghi sconosciuti per essere bollata come cane maschio, a causa del colore della pettorina. L'unica soluzione sembrerebbe procurarci una coccarda rosa, da appuntarle sul collare. Avevo pensato anche ad un cartello con su scritto "I miei padroni sono insensibili alle mie esigenze etologiche primarie di cane femmina, per favore regalatemi una pettorina rosa", ma mi sono scontrata coi dettagli tecnici: se lo faccio bianco con le scritte nere sarà abbastanza femminile? Devo scrivere in corsivo, preferibilmente con molti svolazzi, anche se è meno comprensibile?

Non saprò mai, credo, se Nina è traumatizzata. Invece temo che, col mio comportamento da madre degenere, traumatizzerò 'robino'. Magliette rosa a fiorellini o azzurre con gli aereoplanini, che differenza fa per un cucciolo così piccolo? 

Pensandoci, ho capito tutto. Vegana, animalista, equo-solidale, ecologista... se sono "strana" è tutta colpa di mio cugino. Sì, proprio quello nato due anni prima di me, da cui, neonata, ho "ereditato" tutti i vestitini.  Ovviamente azzurri. Mia madre mi raccontava che durante la gravidanza, non sapendo se sarei stata maschio o femmina (ho scoperto ieri che il suo ginecologo era contrario alle ecografie) ma ben consapevole che avrei indossato i pigiamini e le tutine del cuginetto, aveva fatto a maglia una copertina di lana rosa, così in ogni caso avrei avuto qualcosa di entrambi i colori. Ma il danno ormai era fatto, rovinata a vita. 
Tutto per colpa di un colore sbagliato.

Aggiornamento
Scrive mio cugino (quello dei vestitini azzurri): "Non puoi attribuire a me la "discoloria"! Ero troppo piccino!". Vero. Non è colpa sua. Sta di fatto però che i vestiti erano i suoi. E io non glie l'ho mai perdonato. Tanto da obbligarlo, trenta anni dopo, ad essere il mio testimone di nozze. Tié. ;-)

8 commenti:

  1. :-D aggiundo che per "robino" ti capiterà sicuramente che qualche distratto/a nonostante il colore ben definito della tutina sbaglierà il sesso...
    "oh che bel bambino signora.."
    MA SE HA LA TUTINA ROSAAAAA
    non c'è speranza! :-D

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  2. Non ci credo, mi fa divertire il tuo post, ma secondo me puoi dormire sonni tranquilli. Da piccola io ho sempre portato colori che viravano dal verde pisello al viola vinaccioso, inclusi gialli senape, aranci ubriachi e azzurri polverosi e nonostante tutto sono qui. Un po' di follia non guasta in una persona. Fai una bella cernita di colori pastello e non ti fregare del rosa o dell'azzurro a priori. I bambini quando sono piccolissimi, sono difficilmente sessualmente distinguibili. La maggio parte delle volte io faccio delle grezze terribili. Mia figlia sembrava un moccioso, a 4 anni le chiedevano se era un maschio! Adesso è bellissima. Usa accessori adatti e fregatene dei colori. Sei troppo forte (quella del cane mi fa 'stiantà) Un abbraccione, Pat

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  3. Se ti può consolare mia mamma non mi ha mai vestita di rosa (sì, sono femmina, mi chiamo donatellA) eppure, di tutti i problemi che ho avuto e ho, non ci sono proprio quelli di identità sessuale!!! e poi sono cresciuta "strana" più o meno come te... quindi, viva i colori! e pure io mi faccio certe risate con gli scambi che si fanno per colpa delle convenzioni (a dire il vero un pò sceme..) sui colori..
    il blu sta bene ai cani! a me piacciono il blu e il rosso per un pelosetto perché sono forti e non aggressivi!
    un salutino al tuo "robno"!!!

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  4. Ha ha ha!!!
    Dovresti scrivere un libro di memorie: io lo comprerei!
    Comunque io sto già spiegando a tutti per strada che Zoe è femmina, perchè povera futura ecologista-animalista-strana, mette le tutine del fratello, quasi tutte verdi, arancione, bianco, rosso qualcuna azzurra o blu. Per fortuna ne ho comprata una viola!

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  5. Mi fanno troppo ridere queste cose, e tu sei proprio ironica e divertente, il modo giusto con cui affrontare questi discorsi!
    A quando il prossimo post??

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  6. Grazie a tutti per i commenti!
    @Sara: Sto preparando un post per raccontare come stiamo scegliendo i nomi, ma questo fine settimana sono stata occupata con la pittura delle pareti della cucina/salotto. Ovviamente non bianche ;-) Un tranquillo (e asessuato) giallo-argilla!

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  7. guarda, io la penso come te (e quando è nato il tarta ho vietato qualsiasi regalo azzurro), eppure ho avuto un periodo, da piccola, che volevo tutto "osa".. nonostante i miei fossero già un bel po' fricchettoni e io non abbia mai avuto tante cose spiccatamente femminili. La cosa allucinante è che se vuoi vestiti infantili non "genericamente" contrassegnati (azzurro o rosa, svolazzi o macchinine, ecc..) in Italia praticamente non si trovano.. che tristezza. Ancora peggio per i giochi.

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  8. ho sempre odiato il rosa, e da piccola odiavo quando mia madre mi costringeva ad indossare il vestitino col fiocchetto nei capelli .... brrr... mi vengono i brividi a pensarci. Infatti la pace con le gonne l'ho fatta da pochi anni, per decenni usavo solo pantaloni e maglioni extralarge ;-)

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