domenica 20 dicembre 2015

Libro game: L'uovo del drago - download gratis :-)

Tempo fa avevo scaricato dal sito "La pappadolce" il libro "Il tesoro dello gnomo ghioffo". A Valerio è piaciuto molto, tanto da chiedermene presto un altro.

Purtroppo, cercando on line, non ho trovato nulla del genere.
Allora, che si fa in questi casi? Ce lo siamo creati noi.



Dato che in questo periodo Valerio è appassionato di draghi, l'argomento non poteva che essere quello. Le immagini sono state quasi tutte scelte dal nostro piccolo artista, talvolta io avrei scelto altro, ma va bene così!

Alla fine abbiamo colorato il tutto, plastificato le carte e... voilà! Ecco un libro da leggere e rileggere senza annoiarsi.

Lo potete scaricare anche voi. Le pagine sono posizionate in modo da poter essere stampate fronte retro e poi tagliate mantenendo l'ordine corretto.

Buona lettura! L'uovo del drago - Libro game free download


venerdì 11 dicembre 2015

Ciao Nina, ci mancherai

Da tempo non scrivo su questo blog. Tante idee, spesso mi dico che dovrei pubblicare qualcosa, ma il tempo è tiranno.

Oggi però voglio scriverti, Nina. Perché tante volte ho parlato di te su queste pagine virtuali.
Avevo raccontato il tuo arrivo nella nostra famiglia che si stava allargando. Arrivavi da un canile abusivo, avevi paura degli uomini e dei bastoni.

La paura degli uomini ti è rimasta, ma a poco a poco hai cominciato a fidarti dei familiari. Non di tutti... non si sa se avevi più paura tu di mio fratello o più lui di te... 

Ti avevamo anche regalato una pettorina blu, suscitando riprovazione nella negoziante: ma come, il blu per una cagnolina femmina? Ed era solo l'inizio, tutt'ora Irene viene regolarmente scambiata per un bambino... Ma che ci vuoi fare, all'idea della divisione dei sessi per colore mi viene l'orticaria...

Avevi poi perso la pettorina blu in una delle tue escursioni ad inseguire le lepri. Eri anche brava, dicevano i cacciatori che ti incontravano per strada. Il vicino di casa, cacciatore, era letteralmente innamorato: un paio di volte mi aveva fermato per dirmi che bell'esemplare che eri. Noi non ce n'eravamo accorti, per noi eri una della famiglia, non un "esemplare". Però devo dire che ogni volta che vedo la tua foto in Trentino anche io mi riempio di orgoglio: eri davvero, a modo tuo, un bel cane...

La pettorina te l'avevamo poi ricomprata, stavolta rossa per evitare di scandalizzare ancora i benpensanti. Te l'eri meritata dopo giorni di babysitteraggio a Valerio. Ricordi quella volta a Torino? Addirittura due bambini, il tuo cucciolo Valerio e la "grande" Irene, figlia di un'amica. Ti avevano portato a spasso per un'ora, ma in realtà eri tu che badavi a loro, col tuo istinto di mamma.

 Da un mese avevi cominciato a stare male, erano i reni. I primi anni di vita, in condizioni pessime, devono aver influito molto sulla tua salute. E comunque non eri più giovanissima, quasi 13 anni. Avevamo provato con una cura, ma senza risultato. 

Fino all'ultimo, sei stata un cane orgoglioso e selvatico, col tuo istinto di cane da caccia più lupo che pantofolaio. Hai deciso tu che la cura andava interrotta, strappandoti la flebo. Hai deciso che non aveva più senso continuare in quelle condizioni, smettendo di mangiare.

Ciao Nina, ci mancherai.

martedì 16 giugno 2015

Vietato l'accesso ai mostri

Tempo fa avevamo sconfitto la paura di Valerio per il lupo. Fondamentale è stato l'aiuto di Titì, uno dei peluches preferiti di Valerio, che si è prestato ad andare alla scuola di addestramento per cani di peluches ed è diventato un cane anti lupo. Quando arriva il lupo, Titì coi suoi occhioni dolci fa amicizia e lo porta a fare un giro lontano.
Al nido poi, le maestre di Valerio hanno fatto preparare a tutti i bambini una pozione anti-lupo e così siamo a posto.

La paura del lupo è stata ora sostituita dalla paura per i mostri. Valerio è a volte un mostro lui stesso (si è travestito da mostro a carnevale), ma a volte, soprattutto di notte, arrivano dei mostri che fanno paura. Che fare?

Per prima cosa abbiamo visto Monster&Co, così Valerio ha imparato che i mostri hanno più paura dei bambini di quanto i bambini abbiano paura di loro. Se arriva un mostro, basta fargli "buuuuh" e questo sicuramente scappa. Provare per credere.
Per essere più sicuri ancora, abbiamo messo dei cartelli.

Per prima cosa Valerio ha disegnato su un foglio due mostri.
Uno assomiglia tremendamente al "mostro dei pigiami" che ancora ci accompagna nelle nostre avventure serali e mattutine per mettere/togliere il pigiama. 

Ma non è lui, no. Il mostro disegnato da Valerio è esplicitamente bianco e nero. E il mostro dei pigiami è "no'tro amico"

Il secondo è più fiammeggiante. Un'enorme testa rossa e due giganteschi piedi blu. E un occhio solo, sotto la bocca.

Poi abbiamo ritagliato un cartello di divieto, che indica che è vietato l'accesso ai mostri. Uno è stato attaccato sopra la porta di ingresso. L'altro sopra il letto. Meglio di così, non potevamo fare. 
Mostri, non vi temiamo più!

venerdì 17 aprile 2015

Vivere Vegan: la Scelta – Mostra & Eventi – Firenze

A proposito di ritardataria cronica (vedi post precedente), non ho ancora scritto niente di un ciclo di iniziative iniziato ormai da qualche giorno a Firenze.

Il fulcro di tutto è una mostra a Palazzo Medici Riccardi, dove non sono ancora stata ma che non mi posso perdere (ho tempo fino al 28 aprile)

Attorno ruotano due settimane di eventi di ogni genere, con ospiti più o meno famosi. C'è anche un laboratorio per bambini un po' più grandi dei miei, sarà per la prossima volta.

Il programma completo è qui:
http://www.viverevegan.org/web/2015/03/viverevegan/#more-2742

Quei pazzi degli organizzatori hanno chiesto anche a me di intervenire, parlando proprio di questo blog. Quindi il 23 aprile se proprio non avete di meglio da fare (vanno bene anche scuse come "devo pettinare il cane" o "devo tagliare le unghie alla tartaruga") vi aspetto a Crepapelle!

mercoledì 11 marzo 2015

Ritardataria cronica

Chi mi conosce di persona lo sa, sono sempre di corsa. E, diciamolo, anche un po' sfortunata.
Ogni volta che ho un appuntamento mi succede qualcosa.
Il cane vomita e mi fa perdere tempo, la bambina fa la cacca e devo cambiarla proprio mentre sto per uscire, per strada c'è una coda infinita...

Ok, è venuto il momento di ammetterlo pubblicamente. Non è vero. Sono tutte scuse. O meglio, magari la maggior parte delle volte è vero, ma sarei ugualmente in ritardo.

Sono una ritardataria cronica.

Il vero ritardatario cronico è quello che aspetta l'ultimo minuto per fare le 246 cose che deve fare prima di uscire, calcola clamorosamente male i tempi e poi esce in ritardo, solitamente 5 minuti dopo l'orario a cui avrebbe l'appuntamento, che però è dall'altra parte della città.

Ecco una mia giornata tipo

Ore 7.30 mi sveglio, colazione, bucato, sano cazzeggio in bagno, gioco col bimbo

Ore 8.45 "È tardissimoooooo!" vesto velocemente... o almeno ci provo... un piccolo ribelle che corre nudo per la casa.

Ore 9.00 Lavoro da casa. Ho quasi due ore. Devo essere dal medico alle 11.10, ho un sacco di tempo davanti. Lavoro con calma.

Ore 10.30 "Forse dovrei cominciare a prepararmi, ma finisco ancora quest'ultima cosa. Devo uscire al massimo alle 11. Ho ancora 10 minuti abbondanti"

Ore 10.45 "E' proprio l'ora di prepararmi, ma ancora 5 minuti..."

Ore 10.55 "E' tardissimooo! E io sono ancora in pigiama!!!" Corro a vestirmi, prendo la piccoletta che nel frattempo ha fatto la cacca, la lavo, scopro che devo cambiarle anche il body, impreco tra me e me, cerco una magliettina pulita, non la trovo, la vado a cercare tra le cose stese, Vesto la bambina, le metto il pannolino, mi vesto, mi metto le scarpe e...

Ore 11.05 esco di casa. Faccio tutta la strada il più velocemente possibile. Al primo incrocio un trattore ci mette ben 30 secondi prima di girare. Mi deprimo. Non arriverò mai in tempo.

Ore 11.10 sbaglio strada

Ore 11.17 arrivo davanti all'ambulatorio medico sgommando, parcheggio, mi fiondo fuori e salgo le scale correndo.

Ore 11.20 entro nello studio del medico tutta trafelata scusandomi per il ritardo. "Mi scusi, ho sbagliato strada..."

Ore 11.40 esco dall'ambulatorio con due ricette di medicine. Devo andare in farmacia.

Ore 11.45 in farmacia mi dicono che mi faranno arrivare una delle due medicine, devo tornare nel pomeriggio dopo le 15.30

Ore 11.50 sono a casa. Ho tutto il tempo a disposizione per rilassarmi, lavorare ancora un po' e fare qualche faccenda domestica. Intanto potrei cominciare a preparare il pranzo e magari portare fuori i cani. Mi metto al computer per finire un lavoro

Ore 12.30 "Forse potrei preparare qualcosa da mangiare"

Ore 13.30 Preparo il pranzo mentre la bambina piange perché ha sonno

Ore 13.35 Mi abbrutisco mangiando direttamente dalla pentola per fare prima e poi vado a mettere a dormire la bambina. Ho ancora tantissimo tempo perché devo uscire di casa alle 15.25 per andare in farmacia e poi a prendere il "grande" al nido.

Ore 13.40 La bambina mi si è addormentata addosso e se muovo un muscolo si sveglia. Decido di non muovermi.

Ore 15 "Non ho ancora portato fuori i cani, ma forse dovrei cominciare a prepararmi per uscire"

Ore 15.15 Metto giù la bambina che comincia a piangere. Allora cerco di consolarla.

Ore 15.20 Con la bambina in braccio, do da mangiare ai cani. Poi preparo me e lei per uscire, correndo disperata da una stanza all'altra.

Ore 15.25 La bambina ha rifatto la cacca e devo cambiarla da capo a piedi.

Ore 15.35 Esco di casa

Ore 15.36 Davanti all'auto mi rendo conto di aver dimenticato le chiavi in casa. Ritorno dentro a prenderle, imprecando perché sono terribilmente in ritardo.

Ore 15.38 Finalmente parto, sgommando, per andare a prendere il "grande".

Non ho portato fuori i cani. Non sono passata in farmacia. 

Beh, almeno oggi sono arrivata in tempo a prendere il bambino all'asilo :-)

mercoledì 25 febbraio 2015

Caccia al tesoro per piccoli di tre anni

Per la festa di compleanno di Valerio di domenica scorsa (qui la torta!) abbiamo invitato 4 famiglie, tutte con due bambini. Tre sono piccoli piccoli e non contano, gli altri... beh, sette bambini che corrono per casa erano da gestire.
Col Babbo abbiamo quindi pensato di organizzare una caccia al tesoro.

Una buona fonte di ispirazione è arrivata dal blog "La caccia al tesoro di Viola", ma abbiamo dovuto riadattare il tutto a bambini di 3 anni (il gruppo era composto anche da una bambina di quattro anni e una, fondamentale per l'ultima tappa, di sette. Le prove però erano tarate su tre-enni).
Non sarei riuscita a gestire tutto da sola: indispensabile è stato l'aiuto di altre due mamme, che hanno gestito due delle "tappe" della caccia al tesoro.

Inizio.
Suonano alla porta. Valerio, il festeggiato, va ad aprire.
Entra un pirata (il Babbo travestito) che saluta (e spaventa) :-) i bambini e racconta di aver nascosto un tesoro. Lo farà trovare solo a veri pirati!
Per avere la mappa del tesoro sarà necessario superare alcune prove. La prima è un indovinello.

A volte è grande, a volte è piccino. 
Andate dove si vuota il vasino! 

Tappa 1: bagno
In un sacchetto ci sono tante statuine di animali quanti sono i bambini.
I bambini a turno devono tirarne fuori una e imitare il verso dell’animale.
Quando l’hanno fatto tutti, viene consegnato il pezzo di pergamena n°1 e poi declamato il secondo indovinello.

A piedi, in auto o in aeroplano, 
andate dove c’è il divano! 

Tappa 2: soggiorno
I bambini devono attraversare un percorso ad ostacoli. Nel nostro caso: salire sul divano a 4 zampe, poi saltare giù, correre sul tappeto e saltare dentro la cuccia del cane, infine tornare indietro.
Alla fine viene consegnato il pezzo di pergamena n°2 e declamato il terzo indovinello (che tanto indovinello non è...)

Ormai il gioco si fa serio! 
Correte in camera di Valerio! 

Tappa 3: in camera di Valerio
Sul tavolino è posizionata una grossa ciotola piena di riso. I bambini devono trasferire tutto il riso in una pentola senza toccarlo con le mani. Quando la ciotola è vuota, viene consegnato il pezzo di pergamena n°3.
Ad attività ormai in corso ho realizzato che sarebbe stato più carino posizionare il terzo pezzo di pergamena al fondo della ciotola, sotto il riso.

Il quarto indovinello:

Ho nascosto un palloncino 
da qualche parte in giardino 
Non è solo uno: sono di più! 
Sono CINQUE, nascosti laggiù. 
Ora mettete scarpe, giacche e gli altri accessori 
così potrete uscire fuori. 
Trovate CINQUE palloncini 
e poi tornate qui, cari bambini! 

Tappa 4: giardino
I cinque palloncini erano stati posizionati già prima della caccia al tesoro, ma ci sarebbe stato il tempo per "nasconderli" durante le precedenti tre tappe. Il Babbo, che sa fare i nodi, ha legato i palloncini in modo da poterli slegare semplicemente tirando il cordino.


Quando i bambini tornano a casa, il pirata consegna l’ultimo pezzo di pergamena. I bambini devono quindi mettere insieme i quattro pezzi (appositamente sagomati in modo che ogni incastro sia univoco)
La pergamena mostra la mappa del tesoro. E innegabilmente conduce alla cucina... il tesoro è in forno ed è… la torta di compleanno!!!

lunedì 23 febbraio 2015

Torta ruspa vegana

Ieri abbiamo festeggiato con alcuni amici il terzo compleanno di Valerio.
Per l'occasione, vista la sua passione, ho deciso di preparargli una torta a forma di ruspa. Per essere la prima torta 3D della mia vita, sono piuttosto soddisfatta del risultato.



La preparazione è stata abbastanza semplice, anche se ho dovuto cambiare mille volte la ricetta. Prima pensavo di fare la copertura con la panna (ma non ho trovato la panna veg fino all'ultimo e non ho potuto fare le prove necessarie). Poi il colore giallo/arancione avrebbe dovuto essere realizzato con estratto di carota (ma avendo preparato la torta a tarda notte non potevo attivare la centrifuga per estrarre il succo di carota)

La base della torta è la "Three hole cake", vegana col cioccolato, ormai diventata una nostra ricetta collaudata. Cotta in una teglia rettangolare, la torta è stata poi tagliata come in questa figura:


Provo a spiegare. I bordi esterni sono diventati i bracci della ruspa. Il corpo della ruspa è composto da vari strati di torta sovrapposti e sagomati.
Ogni strato, inoltre, è stato tagliato a metà (proprio come la sacher) e farcito di marmellata di amarene. (In foto uno dei precedenti tentativi, con il pan di spagna senza cacao)


Il tutto è stato ricoperto di crema pasticcera vegan con l'aggiunta di due bustine di zafferano.
Attenzione che lo zucchero per la crema pasticcera sia chiaro: al primo tentativo con zucchero di canna Mascobado il risultato è stato... indescrivibile :P


I bracci e la pala della ruspa, oltre alle ruote (ognuna formata da due biscotti vegani viviverde coop, attaccati insieme) sono ricoperti di cioccolato fuso. I finestrini sono banalmente pezzi di cioccolato.

I cubetti di granito trasportati dalla ruspa sono un piccolo dettaglio non fondamentale ma simpatico: pezzi di cocco candito che ho usato anche come fanali della ruspa e, sagomati, per il centro delle ruote.

Dato che non si butta via niente, ho poi utilizzato i ritagli avanzati per una seconda "torta": mescolati con la crema pasticcera e ricoperti di cioccolato sono stati ugualmente apprezzati!
Tanti auguri a te... tanti auguri a te...

mercoledì 18 febbraio 2015

La pignola razionalità dei tre anni

   
Nella carreggiata opposta, un'ambulanza, ferma in mezzo alla strada, blocca il traffico.

V: "Come mai c'è un'ambulanza?"
Io: "Forse qualcuno si è fatto male. Forse un incidente"
V: "Ma qualcuno... una persona?"
Io: "Si, certo. Noi abbiamo avuto solo incidenti leggeri e si è ammaccata l'auto, ma a volte se c'è un incidente si fanno male le persone"
V: "Incidente? Non è solo per macchine?"
Io: "A volte si fanno male le macchine, a volte si fanno male le persone"
V: "No, mamma. Le macchine non si fanno male. Le macchine si rompono. Non si fanno male"
Io: ...
V: "Sai, mamma? Le macchine non sono bambini. I bambini si fanno male. Le persone si fanno male. Le macchine si rompono!"

Bacchettata da un bambino di 3 anni. Cosa farà quando ne avrà 15, mi domando? 
Vado a sotterrarmi.

martedì 17 febbraio 2015

Giocare a tre anni nelle lunghe giornate invernali

Dopo la versione per i duenni e quella sui giochi estivi, ecco qualche altra idea per passare le lunghe giornate in casa


Sabbia cinetica
Regalata lo scorso anno, quando cioè Valerio aveva meno di 2 anni, è rimasta chiusa in un armadio fino ai due anni e mezzo. Oggi è un'attività che piace molto, soprattutto quando per un po' di tempo non possiamo andare al mare.



Giochi di luce
Il sito della Casa nella Prateria ci ha dato tanti splendidi spunti.
Un'attività che è piaciuta moltissimo a Valerio si fa con una macchina fotografica e una fonte di luce. Noi abbiamo usato una torcia-panda e un led rosso. Tutte le informazioni si trovano qui:
http://www.lacasanellaprateria.com/2011/07/giochi-di-luce/
Noi abbiamo scattato tantissime fotografie e impostando un tempo lungo sono anche riuscita a scrivere con la luce il diminutivo di Valerio. Rivedere le foto sul computer ha meravigliato tutti, tre-enne compreso.


Tagliare con le forbici
Come già avevo raccontato nel post sui giochi per duenni, Valerio da sempre è attratto dalle forbici. Sempre su consiglio di Claudia de La Casa nella Prateria, abbiamo provato a proporgli un'attività di vita pratica. Claudia ne parla in questo post:
http://www.lacasanellaprateria.com/2012/01/attività-di-vita-pratica-utilizzare-le-forbici/
Inizialmente l'esperimento è fallito. Poi, grazie ad un'intuizione del Babbo, Valerio è riuscito a tagliare. Il "trucco" è stato quello di farlo tagliare non sulle righe, ma tra le righe. Ed ecco il risultato.



Avvolgere audiocassette
Non è proprio un gioco, ma un'altra attività di vita pratica che ha coinvolto Valerio per una buona mezz'ora e ha riportato me e il Babbo indietro di almeno 15 anni. Un'audiocassetta, una matita e... beh, chi ha più di 30 anni sa perfettamente qual è il gioco!


Bottiglie con sale colorato
Realizzare il sale colorato è facilissimo. In Rete si trovano varie "ricette", noi abbiamo seguito quella del blog "Lavoretti Creativi" utilizzando i gessetti colorati, ma so che si possono realizzare anche con i pennarelli. Il risultato è un bellissimo... ehm... beh, a Torino si definisce ciana-puer, cioè prendi-polvere. Uno splendido soprammobile che sbologneremo regaleremo a qualche malcapitato fortunato parente.


Il cantiere

Per un appassionato di ruspe, gru, escavatori e altri macchinari non può mancare "il cantiere". Ovvero la versione casalinga della sabbiera, che vorremmo costruire per i bambini la prossima primavera. In inverno invece si accontenta del cantiere casalingo, ovvero un contenitore di plastica (di quelli da mettere sotto al letto) riempito di argilla espansa. Come si vede dalla foto, la ruspa e il camion ribaltabile sono al lavoro!



giovedì 5 febbraio 2015

Cosa non dire ad una bi-mamma

... in particolare se è a passeggio con entrambi i figli

"E' femmina? E il grande è maschio? Che bello, ha fatto la coppia!"
... poverette le mamme di due maschi o di due femmine, che sono mamme a metà!

"E' brava? Dorme?"
In effetti non fa altro che mangiare e dormire. E se non dormisse sarebbe normale, per la sua età. Come potrebbe non essere "brava"?

"E il grande come l'ha presa?"
Peccato non poter rispondere "A mazzate"... :-D

"Oh, ma che bella che è! (Rivolto al "grande") Eh, ma sei bello ANCHE tu!"

Oppure il top:
"Oh, ma che bella che è! Uh, no. Non è veeeero! TU sei bello, lei invece è proprio BRUTTA!"
Giuro, ho sentito anche questa.
Purtroppo.

mercoledì 21 gennaio 2015

I nostri migliori regali di Natale per tre-enni e piccolissimi

L'epifania tutte le feste porta via. Ma per fortuna restano i regali.
Quest'anno Valerio era abbastanza grande per capire che cos'è il Natale e ha apprezzato la maggior parte dei regali che gli sono arrivati.

Babbo Natale, che in casa nostra porta un solo regalo per ogni piccolino (cani compresi), ha portato quello che Valerio chiama "un luculele". E se gli chiedi che cos'è, ti risponde: "una chitaia piccola"

Insomma, questo:

Sì, un ukulele!

Ci è stato consigliato da vari maestri di musica, perché pur essendo piccolo e maneggevole per un bambino, è uno strumento vero e non un giocattolino. Abbiamo scoperto tra l'altro che è abbastanza semplice da usare. Valerio si esibisce in concerti speciali, cantando "la bella tattauga, che cosa mange'à?" (suonando accordi a caso... ma è già un buon inizio)
Abbiamo scelto.. ehm... sì, certo: Babbo Natale, dopo aver letto millemila recensioni su altrettanti blog di appassionati di Ukulele, ha scelto un Mahilele soprano per il buon rapporto qualità/prezzo.

Irene invece ha avuto un gioco da conigli. Ebbene sì. Seguendo un consiglio di un blog montessoriano, Babbo Natale le ha portato un sonaglio. Non avendolo trovato in vendita nei negozi per bambini, ha optato per un gioco da conigli. Irene, che al momento di regali ne capisce poco più di un coniglio, ha apprezzato.


Nella fattispecie, questo sonaglio ha una particolarità che sarà particolarmente apprezzata (si spera) quando la pigrona comincerà a gattonare o almeno a strisciare... è infatti un cilindro di legno che rotola. Un giorno scoprirà che il suo primo regalo di Natale è costato meno di 3 euro.

Altri regali degni di nota per il quasi tre-enne:
- un mese di corso di musica
- un'armonica a bocca
- una coperta/mantello con testa di coccodrillo (che per lui è la chitarra da mostro)
- il camion della spazzatura Duplo
- il "tappeto magico", su cui si disegna con un pennarello speciale riempito di acqua e i disegni spariscono quando si asciugano
- due libri della collana "indistruttilibri" con i cd delle canzoni "Vengo anch'io" e "Torpedo blu"

La piccola di sei mesi ha ricevuto vari regali che non ha ancora apprezzato. Quelli che per ora ha gradito sono:
- anelli di plastica tipo reggitenda per doccia (ma molto più carini!) da tenere in mano o da usare per appendere oggetti
- calzini con attaccati degli oggettini da guardare (ed eventualmente ciucciare!) come questo che ha realizzato la nonna:

Insomma, grazie Babbo Natale (e grazie amici e parenti)! Al prossimo anno!

lunedì 12 gennaio 2015

Buoni propositi per il 2015

Con estremo ritardo... tanti auguri di buon 2015!

La sera del 31 dicembre, a tavola, ho proposto di dire ad alta voce i nostri buoni propositi per l'anno nuovo.

Mamma: "Comincio io. Io vorrei arrabbiarmi meno e urlare meno"
Babbo: "Io vorrei passare più tempo di qualità con Valerio"
Valerio: "Io... vorrei un'oliva" (indicando il ciotolino degli antipasti)

Buon 2015 ricco di... olive... a tutti i lettori e a tutte le lettrici del blog! :-D