lunedì 26 novembre 2012

Ninna nanna del serial killer

Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do?
Lo darò alla Befana che lo tenga una settimana.
Lo darò all'uomo nero che lo tenga un anno intero.
Lo darò all'uomo verde che lo tenga finché non lo perde.
Lo darò all'uomo rosso che lo tenga in fondo ad un pozzo.
Lo darò all'uomo bianco che lo tenga finché non è stanco.
Lo darò all'uomo giallo che lo tenga insieme al gallo.
Lo darò all'uomo blu che se lo porti giù giù giù...

Questa era la ninna nanna che mi cantava mia madre quando ero piccola.
Qualche considerazione:
- anche qui l'uomo nero non tiene i bambini, li rapisce;
- come al solito quella affidabile è l'unica donna: la Befana;,
- poi uno si chiede da dove arriva la mia paura dell'abbandono;
- quando canto le canzoni scout per far addormentare Valerio, mi consolo pensando che c'è di peggio... Molto peggio!

mercoledì 14 novembre 2012

Il suo... tesssoro


Un computer, una connessione ad Internet e un bambino in arrivo. E tanta voglia di imparare. E la mamma comincia a "spippolare".

E scopre il mondo dei pannolini lavabili. E poi quello dell'"alto contatto". E l'Elimination Communication. L'autosvezzamento. Il fatto che i bambini vegetariani o vegani non sono così pochi come si pensa. Le fasce, il portare (e il tutorial per realizzare un mei tai)
Poi il bambino nasce, e per un po' la mamma vive "di rendita".

Ultimamente ho ricominciato ad esplorare il web in cerca di cose nuove e ho "scoperto" il metodo Montessori. Tra virgolette perché in realtà qualcosa sapevo già grazie agli scout (sono stata anche capo per alcuni anni e il Babbo è tutt'ora dentro) e comunque ho avuto un'educazione parzialmente montessoriana: la mia scuola materna e in parte anche quella elementare, anche se non lo erano ufficialmente, si ispiravano al pensiero di Maria Montessori.

Tra i siti che ho visitato, per il momento il mio preferito è How we Montessori, in cui mese per mese si ripercorrono le scoperte montessoriane di Otis, un bimbo che cresce in una casa grandissima, bellissima e che mi fa non poca invidia...
Grazie a Otis e poi al gruppo Mamme e papà montessoriani su Facebook la vita di Valerio è cambiata. 

Per prima cosa ha ricevuto in regalo una cesta dei tesori, cioè un cestino che raccoglie oggetti di uso comune che possono essere scoperti tramite i principali sensi dei lattanti: il tatto, la vista, in parte l'udito, e la sbavatura. Nella cesta dei tesori di Valerio al momento si possono trovare: due mollette, un tappo di sughero, un rocchetto di filo rosa, una scarpina, un cucchiaino, una frusta da cucina, una scatolina piena di perline che fanno rumore, un fermatovaglio di metallo e un apritappi di birra (cioè senza la spirale per il sughero)

Sempre ispirati da Otis, abbiamo liberato i due scaffai inferiori della libreria, destinandoli ai giochi di Valerio, che può così prenderli in autonomia. Gli abbiamo inoltre messo a disposizione un tavolino basso, che per il momento usa come appoggio per alzarsi in piedi.


Fallimentare è stato invece il primo tentativo di travasi, per i quali Valerio probabilmente è ancora troppo  piccolo. Sembra che i bimbi un po' più grandi di lui si divertano moltissimo a travasare da un contenitore ad un altro materiale di vario genere, come farina, riso soffiato, semini etc. Per cominciare coi più piccoli viene suggerito di utilizzare materiali più grandi come la pasta. Non funziona con gli affamati cronici come Valerio, che ha cercato di masticare e inghiottire i pezzi di pasta cruda. Riproveremo prossimamente, nel frattempo continuiamo con la cesta dei tesori... tutta rigorosamente non commestibile!

domenica 4 novembre 2012

Il nostro halloween e la vincitrice del concorso

Ad Halloween siamo andati ad una festa in maschera organizzata nell'ufficio del babbo. Tema: horror e fumetti/videogiochi. C'era Grimilde, SuperMario, vari zombie e fantasmi, il draghetto di Puzzle Bubble e tanti altri.
Noi eravamo vestiti classicamente: io da strega e il babbo da vampiro, con un mantello rosso e nero che ho cucito io. E Valerio? Ovviamente è venuto anche lui, e cosa poteva essere se non il gatto della strega? Con una coda cucita su una maglietta nera, due orecchie rosa sulla testa e naso e baffi disegnati con la matita nera per il trucco, era uno splendido gatto nero. Le orecchie sono durate circa 30 secondi, poi con la solita grazia che lo contraddistingue Valerio se le è strappate di dosso urlando. Abbiamo sbagliato personaggio, approfittando del tema fumetti e seguendo il suo temperamento potevamo vestirlo da Hulk...
Comunque nei prossimi giorni pubblicherò un tutorial per cucire delle orecchie da gatto come quelle che avrebbe dovuto indossare Valerio.

Nel frattempo è finito il concorso "E ora cosa gli racconto": ha vinto Barbara di Correndomi Incontro col racconto di Paperella nel giardino di Tuttoèbello. A breve (considerando i miei tempi biblici, forse per Natale...) riceverà il beauty case, che tra l'altro potrà abbinare con la borsina che ha già ricevuto durante l'incontro blogger.
Grazie ancora a tutte le partecipanti e a chi ha votato. Ora abbiamo da leggere per mesi!