giovedì 20 marzo 2014

Esperimento del cavolo... rosso

Valerio sta imparando i nomi dei colori. Li confonde ancora tutti, ma ci prova. In particolare, confonde spesso blu e giallo, forse a causa di uno dei suoi libri preferiti: Piccolo Blu e Piccolo Giallo. Ma nessuno gli mette fretta, prima o poi imparerà che il sole è blu e il cielo è giall... ehm...

Qualche giorno fa abbiamo fatto un esperimento scientifico proprio sui colori.

Tutto ha preso inizio il giorno in cui ho deciso di preparare per pranzo la pasta con il cavolo rosso: mettendo a bollire prima il cavolo e poi la pasta, l'acqua si colora di un bel blu intenso (e anche la pasta cambia colore).
Scolando il tutto, ho tenuto da parte l'acqua di cottura e l'ho lasciata raffreddare.
In ogni caso, va bene anche far bollire per qualche minuto una foglia di cavolo rosso, meglio se tagliata a pezzetti.

Quando l'acqua è fredda, si può cominciare con qualche travaso.


Quello che sta affogando in uno dei bicchieri, è un pupazzetto del pesce Nemo...
Ad un certo punto, la magia: un po' di aceto in uno dei bicchieri e... il colore comincia a cambiare...


Va bene anche il limone. Mescolando per bene, il colore diventa di un rosa intenso. Notare il povero Nemo, che continua ad essere travasato da un bicchiere all'altro.


Ma non è finita qui. Versando nel bicchiere un cucchiaino di bicarbonato... l'acqua torna blu!
Purtroppo questo esperimento riesce solo una volta, aggiungendo nuovamente aceto non succede più nulla.


Però, finché è stagione di cavolo rosso, il gioco può continuare all'infinito. E non solo con l'acqua. Anche il risotto passa in un attimo dal blu al rosa con una spruzzata di limone.
Divertentissimo, ma non solo: è anche buono!


giovedì 13 marzo 2014

La casetta delle chiusure della Pimpa

Doveva essere un regalo di natale. Poi di compleanno. Sono passati i giorni ed ora è diventato un... beh, un regalo e basta. D'altra parte fa sempre piacere ricevere regali, no?


E' finalmente finita la casetta delle chiusure realizzata da me e dal Babbo per stimolare la manualità fine di Valerio. L'idea nasce dalla tavoletta multi-attività di Puki, ma molti spunti derivano anche dal Pannello tattile e delle chiusure della famiglia Creargiocando.
Come la tavoletta di Puki, anche questa casetta "a comprarla costava meno". Però ci siamo divertiti e... volete mettere, in una casetta comprata non ci saremmo NOI!


Sì perché dentro le finestrelle ci siamo noi e i cani. Il tutto in un ambiente "Pimpa", che a Valerio piace molto.

Insomma, siamo molto soddisfatti del risultato. Ecco il procedimento che abbiamo seguito.

Necessario:
- trapano
- seghetto alternativo
- cacciavite

- un pannello di legno 30*100 cm, spessore 1cm
- chiusure di ogni genere
- cerniere
- viti piccole in quantità

Per il disegno:
- vernici (noi abbiamo trovato delle tempere da muro, in campioncini più che sufficienti per dipingere il tutto - e a dire il vero sarebbero sufficienti per dipingere altre 50 casette)
- pennarello indelebile nero
- foto dei familiari
- foto Pimpa
- colla vinilica

Per prima cosa il Babbo ha tagliato a metà l'asse di legno. Su una parte ho disegnato la casetta e le finestrelle, che il Babbo si è affrettato a tagliare (ci ha impiegato meno di un mese!)

Il mese successivo, era la vigilia del compleanno di Valerio, abbiamo attaccato tutti i pezzi, facendoci scoprire dal piccolo che silenziosamente si era svegliato ed era venuto a vedere che cosa stavamo facendo. Acc!
Senza perderci d'animo, abbiamo coinvolto anche lui nell'avvitamento del milione di viti nane che serve per tenere insieme tutti i pezzi.

Poi è passata un'altra settimana, durante la quale abbiamo pensato come decorare la casetta.

Nello scegliere le foto da inserire dietro le finestrelle mi sono accorta che era difficilissimo eliminare lo sfondo senza che restasse una sensazione di "tagliato a morsi". Ho quindi pensato di aggiungere uno sfondo cartoneggiante inserendo dietro alle spalle delle figure reali alcuni sfondi che ricordassero la casa della Pimpa.

Una cosa tira l'altra e l'idea mi è sembrata carina anche per l'esterno. Mi è bastato quindi stampare quattro foto per il dentro delle finestrelle e tre foto per la parte esterna (con Pimpa, Coniglietto, il prato e animaletti vari)

Una sera (= notte...) io e il Babbo abbiamo decorato la casetta con le vernici e poi abbiamo incollato il prato, gli animali e i personaggi esterni.
Il tutto dovrà ancora essere coperto da una vernice trasparente da bricolage... prima o poi ce la faremo!

mercoledì 5 marzo 2014

Giulive: copriscarpe per non sporcare il Babbo (e la mamma... e l'auto... e la casa...)

Qualche tempo fa sono stata contattata da Sara dell'azienda Semplidea, che mi ha proposto di mandarmi un campione di un loro prodotto.
Raramente accetto queste proposte commerciali, ma questa volta ho gradito l'offerta. Si tratta infatti di una piccola azienda veneta, nata dall'idea di un papà, che fa del "made in Italy" un punto d'onore, progettando e realizzando i prodotti in Italia.

Così mi è arrivato un tubo che conteneva tre confezioni di "Giulive", in colori sgargianti (rosa, blu e giallo)

Si tratta di copriscarpe in silicone colorato che proteggono da sporco e usura. Si indossano direttamente sulle scarpine dei bimbi e sono prodotte in due dimensioni: le piccole vestono le taglie dal 20 al 24, le grandi dal 25 al 30.

Il primo ostacolo è stato farle indossare a Valerio. Non ne voleva sapere. Ha imparato subito il nome delle sottoscarpe e correva a perdifiato urlando "Nooo! 'live noooo!"

Un giorno però ha accettato di farsi mettere ai piedi queste strane suole in silicone. Era il giorno giusto: stavamo per andare all'area cani dopo un'intera giornata di pioggia.
Ovviamente fango ovunque... e non solo, trattandosi di un'area cani... ma il piccolo non poteva esimersi dal giocare con la pala a disposizione per raccogliere le deiezioni canine.


Dopo un po' però la coccolosità ha preso il sopravvento. Come spesso capita, ha cominciato a chiedere di essere preso in braccio. Il babbo non era tanto contento. "Sei tutto sporco! Mi sporchi la giacca!"
Finché ha realizzato che... bastava togliere le Giulive. Ed ecco fatto.


In un'area cani solitamente si diverte più Valerio dei cani. Stavolta purtroppo non abbiamo incontrato altri pelosi da coccolare, ma Valerio non ha saputo resistere all'asse di equilibrio. Prima di scendere dal braccio del Babbo però, gli ho rimesso le Giulive, dopo averle sciacquate alla fontanella.

Ed ecco, padre e figlio sul percorso di "agility dog".


In effetti, una volta presa la mano (e bastano due tentativi) le copriscarpe si tolgono e mettono in un attimo. Una volta usciti dall'area cani, è bastato riporle nell'apposita custodia per poter rimettere Valerio in auto senza temere di sporcare il seggiolino e il sedile dell'auto.

Le Giulive sono state un successo. Se all'inizio era un "Nooo! 'live nooo!", ultimamente è lo stesso Valerio che me le ricorda quando sa che andiamo ai giardini.
Tra l'altro abbiamo suscitato la curiosità di altre mamme e nonne, che più di una volta hanno commentato "geniale!" vedendo che le toglievo e le rimettevo via usciti dall'area verde (o meglio dire... marrone-fango...) prima di rischiare di sporcarmi al primo "collo mamma!" (= mamma prendimi in braccio).

Per maggiori informazioni e per acquistarle, il sito è http://www.semplidea.it/shop/