martedì 5 agosto 2014

Irene e l'inatteso parto in casa

Una settimana fa, il 30 luglio, è nata Irene.
In casa.
So cosa state pensando, che è poi quello che ha pensato il pediatra venuto a visitarla: e dove doveva nascere? Con una mamma vegana, alternativa, quello del parto in casa sarà stato il suo sogno da una vita. Ecco, no. Pur non avendo nulla contro il parto in casa (anzi!) ero convinta che non facesse per me: Irene avrebbe dovuto nascere in ospedale, nello stesso in cui è nato Valerio e in cui mi ero trovata molto bene. E invece ha deciso lei al posto nostro.

----- Da qui, il racconto del parto. Se siete deboli di stomaco, potete saltare al fondo -----
Dopo un'ora e mezza di contrazioni lievissime ogni 10 minuti (durante questo tempo sono anche riuscita a dormire, tra una contrazione e l'altra), su suggerimento dell'ostetrica verso le 5.30 del mattino faccio un bagno nell'acqua calda. Le contrazioni si intensificano un po', ma nemmeno poi tanto. Alle 6.15 l'ostetrica (in collegamento su whatsapp, evviva la tecnologia) mi dice che comincia a prepararsi con calma e parte. Poco dopo la prima contrazione dolorosa sveglia il Babbo. Alle 6.20 l'ultimo messaggio su whatsapp, per chiedere all'ostetrica se è il caso di chiamare i nonni per tenere Valerio (io pensavo di no).
A quel punto, esco dal bagno e la situazione precipita. Il Babbo, ancora mezzo addormentato, non riesce più a tenere il conto delle contrazioni... ma non è colpa sua: da dolori di circa un minuto ogni 6, passiamo ad una contrazione unica di 10 minuti con qualche pausa.
E poi, comincio a sentire il bisogno di spingere. Panico. Convinta che non sia ancora il momento, urlo di chiamare Martina, l'ostetrica, che mi tranquillizza: si vede che è il momento di spingere, vai pure. L'ipotesi di partire subito per l'ospedale è a quel punto scartata: Irene nascerà in casa (sempre meglio che in auto!)
Dopo poco si rompe il sacco e comincio a sentire la testolina che spinge per uscire. Nuovo momento di panico. Altra telefonata a Martina, che nuovamente riesce a tranquillizzare me e il Babbo: lei sta arrivando, ma se la bambina dovesse nascere prima non è un problema: il Babbo dovrà avvolgerla in un asciugamano e aspettare. Suggerisce intanto di farmi sdraiare sul divano. Non so come, il Babbo riesce a trascinarmi dal bagno al salotto, a sistemare qualche asciugamano e lenzuolo sul divano e ad accogliere la mia richiesta di accendere l'ipod con la musica. Poi va a prendere un asciugamano perché sì, ora vede anche lui che sta uscendo qualcosa. Quando torna, Irene è nata e sta già piangendo tra le mie braccia. Sono le 6.55.
Dopo 5 minuti arriva Martina, con tutta l'attrezzatura per un parto in casa, e comincia la normale routine. Per lei. Io e il Babbo siamo ancora in stato di shock.
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Insomma, Irene ha fatto tutto a modo suo.
- Ha fatto in modo che Valerio non si svegliasse: il fratellone infatti si è alzato dopo una decina di minuti dall'arrivo dell'ostetrica, senza dover assistere alle fasi più... splatter... del parto :-)
- Non ha aspettato nessuno: né che io fossi pronta, né che ci fosse l'ostetrica. Beh, per fortuna almeno il Babbo è arrivato in tempo per avvolgerla in un asciugamano
- Ha schifato la playlist che avevo preparato con tanto affetto (d'accordo, ho riciclato quella che avevo preparato per la nascita di Valerio... ma l'avevo preparata con tanto affetto), facendomi ascoltare solo una canzone e mezza. Ah, per la cronaca: è nata su "S'i' fosse foco" di De André, e mi sembra che anche questo renda bene l'idea del caratterino che dovremo aspettarci.

Mamma e bambina stanno benone. Il post-parto di due anni fa era stato traumatico. Stavolta è stata una passeggiata.
Il Babbo si sta a poco a poco innamorando della sua bambina. Ha già cominciato ad entrare in sintonia con lei, facendole fare, quando riesce, cacca e pipì fuori dal pannolino. D'altra parte anche con Valerio era lui il più entusiasta dell'EC (Elimination Communication).
Valerio... beh, il fratellone deve ancora abituarsi all'intrusa. Da un lato non vede l'ora di prenderla in braccio, quando sta sul lettone o sul divano. Dall'altro è il più spaesato da questa nuova situazione. Devo dire però che insieme sono bellissimi!

P.S: Il fiocco in foto ci è stato regalato dall'amichetta di Valerio, che a sua volta ne aveva ricevuto uno simile per la nascita del fratellino. E' una coccarda della pace che vuole essere il simbolo della nascita di un individuo libero da stereotipi di ruolo (maschili o femminili), futuro cittadino del mondo portatore di pace. Maggiori informazioni qui: http://maschioperobbligo.it/
P.S.2: il 30 luglio il blog ha ricevuto il doppio delle visite medie quotidiane. Sarà un caso?

21 commenti:

  1. Benvenuta Martina! La coccarda è meravigliosa!

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    1. Benvenuta Irene, sono così svampita che ho scritto Martina. E invece Irene è un nome così bello!

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    2. grazie! E... beh, anche Martina è un bel nome secondo me :)

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  2. La tua storia sembra un film, solo che essendo vera è davvero me-ra-vi-glio-sa!!!
    Benvenuta a Irene, un bel tipo davvero!
    Un abbraccio speciale a Valerio!
    Il fiocco è fantastico!
    Un caro abbraccio,
    Paola

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    1. Grazie Paola! Appena Valerio si sveglia gli darò il tuo abbraccio!

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  3. Che avventura!
    Benvenuta Irene e un abbraccio a tutta la famiglia!
    Il fiocco è stupendo!

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    1. Grazie carissima. Il fiocco? A mia volta ne ho regalato uno uguale ad un bambino nato prima di Irene e ad una bambina che... sta per nascere! (si spera non troppo presto, perché il fiocco attualmente è in viaggio)

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  4. Ciao, inanzitutto aguri a tutta la famiglia, poi toglimi una curiosità, tu non eri minimamente preparata per un parto in casa? avevi comunque un ostetrica privata che ti seguiva, giusto?
    Te lo chiedo perchè sono in gravidanza anch'io e l'idea di avere un parto inaspettato mi spaventa non poco, anche perchè nel mio caso non averi nessuno da chiamare a casa ma dovrei poi andare in ambulanza all'ospedale, e se sei a casa tanto vale rimanerci ;-) il fiocco nascita mi sa che lo prendo pure io.

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    1. Ciao Erica! Scusa se ti rispondo solo ora, ma in questi giorni non sono riuscita ad avere un attimo per occuparmi del blog.
      Io avevo un'ostetrica privata che mi ha seguito prima (ultimo mese, ma in realtà già prima), durante e soprattutto dopo il parto (per un mese e poi è stata disponibilissima anche dopo! Ci siamo sentite praticamente sempre nei due anni tra il primo parto e la seconda gravidanza, per qualunque tipo di problema). Col primo parto era venuta a casa, poi aveva "deciso" quando andare in ospedale ed era rimasta con noi in sala parto fino a quando era tutto finito (punti compresi). In ospedale non aveva potuto toccarmi, ma avevo delegato a lei tutte le decisioni, dato che mi fidavo al 100%.
      Dopo entrambe le nascite mi ha sostenuto su allattamento e tutti i dubbi possibili e immaginabili.
      Io lo stra consiglio!

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  5. Augurissimi! E' appena nata e già ha una storia emozionante da raccontare! con quel nome poi.. promette bene!!!

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    1. Grazie Herbi! Spero però che la sua vita non sia troppo emozionante... da mamma la preferirei tranquilla! ahahahah!

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  6. Che storia di parto meravigliosa! :-) Un abbraccio fortissimo!
    P.S. il 30 luglio sei stata citata sul Corriere.it. Coincidenze astrali? :-D

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    1. Ma sai che non lo sapevo? Grazie per avermelo detto! Ricambio l'abbraccio!

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  7. Ma benvenuta Irene! E che parto magnifico!
    Le bambine sanno fin da subito il fatto loro, eh?!?!?
    Che bello!
    Io riprendo ora a scrivere dopo un periodo difficile e passo ad aggiornarmi tra i blog... e vi trovo con una nuova cucciola in famiglia! Che bello!
    Buona estate!!!

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    1. Mi dispiace molto per il tuo periodo difficile! Ancora nuvole all'orizzonte, o la situazione è migliorata?
      Anche io non riesco a scrivere da tempo... e ora temo sarà ancora peggio! Ma credo mi perdonerete :)

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  8. ... ma che ostetrica hai?! Lo sanno tutti che "quelli dopo il primo" possono nascere in frettissima! Avrebbe dovuto dirti di andare subito in ospedale, altro che stare a traccheggiare (e pure col bagno caldo!). Comunque tutto è bene quel che finisce bene e, a posteriori, anzi puoi ringraziarla di averti dato l'opportunità di vivere un'esperienza unica e meravigliosa. Auguroni!!!
    Francesca

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    1. Un'ostetrica fantastica ;-)
      In frettissima, certo... ma nessuno si immaginava in mezz'ora! Subito in ospedale, con contrazioni lievissime ogni 10 minuti? credo mi avrebbero rimandata subito a casa, e allora sì che ci avrei messo due giorni.
      In ogni caso sì, l'esperienza anche se inaspettata è stata meravigliosa. Grazie per gli auguri!

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  9. Auguri!
    Mi è successa la stessa cosa tua un'anno fa, con la differenza che io dovevo già partorire a casa solo che alla fine è nato da solo le ostetriche non hanno fatto in tempo, e io felicissima era il mio sogno un parto inassistito! e il mio bimbo l'ha realizzato! la tua bimba vi ha trasmesso un'insegnamento importantissimo...buona vita!

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    1. Hai proprio ragione. Sei mesi dopo ricordo ancora con piacere il giorno del parto! Incredibile vero?

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  10. auguri a voi (anche se in ritardo) :)

    non capisco una cosa pero`, se l'ostetrica si stava preparando per arrivare non significa che si sapeva gia` fosse un parto in casa? avrebbe detto ''preparatevi e venite in ospedale'', no?

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  11. Che bello che per te sia stata una bella esperienza!
    Il primo bimbo di mia sorella è nato con due settimane in anticipo e nonostante l' ospedale fosse a soli 10 minuti di distanza quando siamo arrivati era troppo tardi per farla entrare e così ha partorito in auto (coi medici comunque) nel parcheggio!
    Ecco, io ora sono incinta e vivo al 4° piano senza ascensore...sono un po' terrorizzata...chissà se ce la farò ad arrivare in ospedale?

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