sabato 10 settembre 2011

Conferenza "Gravidanza veg"


Ieri ho partecipato ad un incontro dal titolo "Gravidanza veg". E la relatrice ero io! Che emozione. Sono arrivata preoccupata perché pensavo di fare brutta figura, invece alla fine mi sono divertita, ho conosciuto un'altra mamma (con bimbo vegano già grandicello! Di 20 mesi) e ho parlato direttamente con un po' di persone. Insomma, una bella esperienza.
Riporto qui il testo che mi ero preparata, che ho più o meno seguito. Mi scuso in anticipo per la lunghezza.

Se siete venuti qui per sentire indicazioni mediche per le donne che vogliono intraprendere una gravidanza da vegane, mi dispiace ma avete sbagliato conferenza. Non sono un medico. Non sono una nutrizionista. Sono una futura mamma alla 18a settimana di gravidanza, vegetariana dal 2000 e vegana da circa 5 o 6 anni, che ha deciso di mantenere il suo stile di vita anche durante questi nove mesi. So di non essere un'irresponsabile e sono convinta che questo stile di vita sia sano sia per me che per il bambino o la bambina che nascerà a febbraio. 
Quando mi è stato chiesto di partecipare ad una conferenza sulla gravidanza vegana, portando le mie esperienze, ho avuto un momento di stupore e mi sono chiesta il senso di questo intervento. D'altra parte, pensavo, non sto facendo nulla di speciale. Mi sono ricreduta, ricordando quello che mi aveva raccontato poche settimane prima una mia amica, vegetariana, dopo una visita ginecologica in previsione di una gravidanza. L'amica si è sentita dire dalla ginecologa che, durante i mesi di gravidanza avrebbe fatto bene a “nascondersi” un po' di carne nei piatti, aggiungendo che negli anni, di due pazienti vegetariane, una si era convinta a cambiare dieta, l'altra purtroppo no. Quindi questo medico, con il potere che ha, soprattutto in un periodo di fragilità e di enormi dubbi come quello che passa una donna incinta, è riuscita a far avere ad almeno una paziente su due tali paure da convincerla a cambiare il suo stile di vita. Questo, a quanto ho potuto scoprire attraverso una ricerca su internet, è purtroppo frequente: la donna incinta, vegana o vegetariana, si trova spesso ad avere contro i medici e la stessa famiglia. 
Posso dire, da questo punto di vista, che per il momento sono stata fortunata. Ho un marito vegetariano che non ha avuto nessun dubbio nel sostenermi nel continuare il mio attuale stile di vita in gravidanza. Fino ad ora ho trovato medici competenti, da quelli che non mi hanno dissuasa a quelli che invece mi hanno dato utili informazioni. Devo soprattutto ringraziare il sito della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana e gli amici del forum di Informazione Alimentare che mi hanno indicato come bilanciare al meglio quello che mangio tutti i giorni per adattarlo ad un diverso fabbisogno energetico del mio corpo. 
Prima di raccontarvi la mia esperienza, una precisazione è d'obbligo: non sto parlando di quella vegan come di una "dieta", ma di uno stile di vita che riguarda altri campi oltre a quello dell'alimentazione. Quando sento parlare di Dolce e Gabbana, vegani per un mese per disintossicarsi, o del ciclista vegano al Tour de France, che due volte a settimana mangia salmone, mi chiedo se ci stanno prendendo in giro. La parola "dieta" deriva dal termine greco dìaita, che significa stile di vita. Quando parliamo di "dieta dimagrante", ad esempio, stiamo commettendo un errore, dovremmo parlare di "terapia alimentare". La dieta vegan, è quindi uno stile alimentare che fa parte di uno stile di vita. Un vegan esclude l'uso di prodotti di origine animale come cibo e per qualsiasi altro scopo, quindi non solo niente carne e pesce, latte, latticini, uova etc, ma anche prodotti di qualsiasi genere la cui realizzazione implichi lo sfruttamento degli animali. Un vegano non mette scarpe di pelle, né sciarpe di seta, né maglioni di lana o di cachemire. Un vegano non compra cosmetici che contengono miele e cera, ma nemmeno quelli testati sugli animali e quindi sceglie prodotti di quelle marche che hanno dichiarato di non utilizzare più ingredienti messi in commercio dopo una certa data, e che quindi di fatto non finanziano i test sugli animali.
Questo è da tenere ben presente, anche in gravidanza e temo soprattutto dopo, perché alle mamme in attesa vengono proposti unguenti e creme di ogni genere contro le smagliature. Serviranno? Non ve lo so dire, perché (come avevo raccontato nel post "Idratare la pelle") io ho usato soltanto l'olio di mandorle della marca “i Provenzali”, 100% naturale e di una azienda che aderisce allo standard cruelty free “Icea-LAV” e “Vivo” del Comitato per un consumo consapevole. Al momento le smagliature non ci sono e il mio giudizio è ottimo. 
Ma partiamo dall'inizio della mia esperienza. Dicevo di essere stata fortunata perché la mia scelta è condivisa dai familiari più stretti e non osteggiata dai medici. Sono fortunata anche perché tutto sta andando bene, anzi più che bene. Durante i primi tre mesi ho avuto pochissime delle nausee tipiche e per il momento non noto nessun disturbo. Gli esami del sangue eseguiti fino a questo momento sono perfetti e questo ha rassicurato anche i parenti più scettici. 
Appena ho scoperto di essere incinta mi sono rivolta alla dottoressa Luisa Mondo, nutrizionista di Torino, che è stata molto gentile e mi ha dato un unico consiglio: almeno per i primi tempi, non cambiare di una virgola le mie abitudini alimentari, a parte qualche spuntino in più qua e là durante la giornata per prevenire la nausea (consigliate a questo proposito sono le barrette di semi o frutta secca) che effettivamente mi sono state molto utili.
Qui voglio però puntualizzare una cosa. Sto dicendo che l'alimentazione vegana in gravidanza è salutare, non è per nulla dannosa. Ma attenzione, chiariamoci sui termini, seguire un'alimentazione vegana non vuol dire semplicemente “togliere” carne, latticini, uova etc. L'alimentazione vegana non è solo pasta e insalata, tra l'altro... ci pensate che noia sarebbe? Non possiamo nemmeno considerare l'alimentazione vegana come un doppione di quella onnivora, con cibi da sostituire ad altri. E' semplicemente un'altra cosa. Mi è stata suggerita un'analogia che trovo molto di impatto: chiedersi con quali cibi bisogna sostituire carne e derivati, sarebbe come voler parlare una lingua straniera usando la grammatica italiana.
Tornando alla mia esperienza, il consiglio della dottoressa Mondo nasceva dal fatto che le mie analisi del sangue, che ricevo annualmente quando vado a donare il sangue, non hanno mai mostrato nessun valore sballato. Negli ultimi cinque anni, così come nei dieci precedenti, non ho avuto problemi di salute legati all'alimentazione (anzi, come dicevo prima, il mio ferro è ora oltre i limiti, mentre prima ero quasi anemica). Alla nutrizionista è quindi bastato chiedermi una tabella tipo di quello che mangio ogni giorno, per confermarla senza cambiamenti. 

Ho concluso il mio intervento con gli spunti alimentari che avevo già scritto nel post "Vegana Informata".

19 commenti:

  1. Brava, hai fatto un ottimo intervento.
    Hai ragione a dire che si tratta di uno "stile di vita" e non di una dieta.
    Essere vegetariani o vegani comporta sicuramente un cambiamento delle proprie abitudini non solo alimentari. Un'attenzione maggiore a ciò che compriamo per vestirci, a ciò che compriamo per la nostra casa, dai detersivi ai mobili ecc. Un'attenzione maggiore ai farmaci, dagli antibiotici ai vaccini, oltre ai cosmetici e ai prodotti per l'igiene personale.
    Insomma direi che è un nuovo modo di rapportarsi con il mondo.
    buona giornata
    nunzia

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  2. Grazie Nunzia! Condivido al 100% quello che scrivi! Credo che riflettere sulle proprie abitudini sia sempre importante anche al di là delle conclusioni di ciascuno. Buona giornata anche a te!

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  3. Ciao Mamma Vegana! Ho appena scoperto il tuo blog, davvero complimenti (per la tua scelta e per il blog)! Ti aggiungo ai blog che seguo! Un bacione a te e al robino!

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  4. Ciao Mamma vegana! ti faccio tantissimi complimenti per il tuo blog, ti seguirò fedelmente! Io e mio marito siamo vegani da pochi mesi, e ogni giorno veniamo attaccati da parenti, amici e sconosciuti per le nostre scelte, considerate strane e dannose (mentre invece a chi fuma 2 pacchetti di sigarette al giorno o mangia solo Mc Donald's nessuno si permette di dire nulla!). Per questo mi da molto coraggio leggere della tua esperienza, soprattutto ora che sei mamma (spero presto di esserlo anch'io, e spero di riuscire a restare fedele alla mia scelta).
    Tantissimi auguri e...continua così!
    un abbraccio

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  5. Ciao mamma vegana, ti voglio fare i complimenti per questo post. Sono davvero ammirata dalla forza che hai domostrato continuando a sostenere le tue idee e le tue convinzioni in un momento così delicato. Certo, l'aiuto della famiglia è indispensabile ma, come hai scritto, certi medici hanno il potere di condizionarti... a me è successo (anche se per un altro "problema") ma mi fa piacere trovare persone come te: forti, indipendenti, che non hanno paura di dire quello che pensano. In bocca al lupo per tutto e complimenti per il post e per il blog!

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  6. Ciao Mamma Vegana,
    complimenti davvero, anche per il tuo blog.
    Un abbraccio,
    Daria :)

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  7. Ciao Mammavegana!
    Sono Claudia, la mamma che hai conosciutoal SANA con il bimbo grandicello di venti mesi :-P
    Come va?
    Complimenti per la conferenza! A me è piaciuta molto e mi sono ritrovata tantissimo in tutto quello che dicevi!
    Mio marito ha detto che ero un continuo muovere la testa per far cenno di sì. Dice che sambrava avessi un tick!:-))))
    Scrivimi se ti va!
    Claudia

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  8. Il discorso di evidenziare la differenza tra dieta e scelta di vita è un'ottima cosa....noi abbiamo dovuto farlo a scuola e si sono stravolti già solo con la richiesta di un menù vegetariano.....voglio proprio vedere il prox anno quando richiederemo quello vegano per la piccola.... siamo nel 2011 ma per certe cose pariamo più arretrati di un paese in via di sviluppo......Complimenti per la relazione!!!! =))

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  9. Grazie a tutti per i commenti!

    @1000bolleblog: ti ho aggiunto al mio elenco, così ci teniamo in contatto!
    @Claudia: ti ho mandato una mail, è arrivata?
    @Sere: auguri per il menu vegano! Mi farai poi sapere come andrà!

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  10. Siamo colleghe di gravidanzaaa vicinissimeee! io alla 17 esima da oggi :-) io vegariana (vegetariana in cammino vegano) :-)
    Mamma vegana ma qual'è il tuo nome????

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  11. Ciao MammaVegana,
    ti ho scoperta per caso e sto divorando il tuo blog.
    Da marzo, per lavoro, ho cominciato ad approfondire l'argomento dieta/salute, con particolare riferimento all'esclusione di proteine animali (sostanzialmente dieta vegana, ma senza motivazioni etiche, bensì scientifiche). Così è cominciata la mia crisi, perché se all'inizio ero scettica, ora sto meditando di fare il salto. Eppure mi sento una doppia responsabilità, perché ho un bimbo alla 21a settimana e non faccio altro che chiedermi se mangio le cose giuste - e se la scelta vegana sarebbe un bene.
    Ho paura di privarmi e privare il bimbo di nutrienti importanti e di fare del male anziché del bene.
    Il guaio è che proprio non so da dove cominciare...tu cosa mi consigli?

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    1. Ciao Pythia! Scusami, ho letto solo ora il tuo messaggio perché eravamo in giro. Ti consiglio di fare un giro sui siti di Scienza Vegetariana e sul forum di Informazione Alimentare (tutti i link nell'articolo qui sopra e nei banner qui a lato). Sappi che un'alimentazione vegana è ottima anche in gravidanza (sul sito di Scienza Vegetariana ci sono vari articoli sull'argomento) e secondo me faresti un regalo al tuo fagiolino, evitandogli tante schifezze che sono nella carne e nel latte.
      Se hai voglia mandami una mail in privato: mammavegana@gmail.com e in ogni caso fammi sapere!!!

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  12. Tranquilla, ho immaginato foste in giro ;-) piuttosto grazie per la risposta, l'incoraggiamento e la disponibilità.
    Mi piacerebbe trovare un medico cui fare riferimento, nel sito di Scienza Vegetariana ho trovato diversi contatti (purtroppo nessuno nella mia città) e magari un pediatra! Vorrei fare le cose per bene, visto che c'è di mezzo il mio pupo :-)
    Ti terrò aggiornata, grazie ancora!

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    1. ma scusa... ti preoccupi di fargli del male con la nutrizione vegan (la piu' naturale e sana che esista) e non ti fai nessuna domanda sul male che gli fai propinandogli tutto lo schifo che c'e' nel latte, latticini e affini? Ormoni, anabolizzanti, antibiotici, eccetera.... un tantino incoerente secondo me. Io sono alla 25ma settimana, e questa gravidanza mi ha solo fatto capire quanto sia naturale e corretta la nutrizione vegan. Valori perfetti, bimbo che cresce grosso e sano(ecografie in 3D fatte da 1 dei migliori ginec ecografi di Bologna..., mai una nausea, mai un malessere, zero vene varicose e zero gonfiori... credo che molte donne stiano male in gravidanza anche x colpa di tutte le cose pesanti e dannose che continuano a mangiare (formaggi, proteine animali in genere, fritti ecc. )

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    2. Il guaio è il lavaggio del cervello cui siamo stati sottoposti: proteine=carne, calcio=latte. È più facile rinunciare alla carne che cambiare il modo di pensare (che ti fa credere che se togli la carne ti fai del male).

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    3. D'accordo con Pythia, purtroppo il lavaggio del cervello a cui veniamo sottoposti quotidianamente rende difficile fare qualunque tipo di scelta di questo genere senza doverla poi difendere contro amici parenti e conoscenti che improvvisamente cominciano a preoccuparsi della tua salute. Ancora peggio quando c'è di mezzo un bambino.
      Mary, sono d'accordo anche con te, che molti problemi della gravidanza probabilmente derivano dalle schifezze che si mangiano.
      Pythia, non mi hai più fatto sapere, ormai il pupo dev'essere nato... Come va? Hai poi fatto il grande salto?

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  13. care neo-,o quasi, mamme!,
    sono una studentessa di ostetricia a metà percorso degli studi!...ank io sono molto in sintonia con tutte le vostre constatazioni ma in quanto studentessa che vorrebbe aprirsi con la propria futura professione a valutare obiettivamente gli stili di vita più appropriati soprattutto in un momento particolare quale la gravidanza ed essendo fermamente convinta pure dell'importanza di un'alimentazione secondo natura,ovvero con l'esclusività di prodotti naturali,materie prime quanto più integre possibile,meno raffinate e non trattate, ortaggi frutta e verdura di stagione....stavo pensando che non ci sarebbe cosa migliore che fare una tesi proprio sull'alimentazione in gravidanza cercando di portare la tesi secondo cui non c'è nocività nell'affrontare da veg la gravidanza!...vorrei chiedere a voi mamme se poteste semmai darmi un aiuto nel reperire dati scientifici in merito ad esami del sangue e stato di salute vostro personale!....volevo da ultimo rivolgervi un'altra preziosa domanda la cui risposta cerco da molto tempo navigando su internet ma che nessuno +è riuscito a darmi: avete anche voi utilizzato acido folico e ferro? qualora tra voi ci fosse qualcuna che non ne ha preso, saprebbe dirmi quali sono stati i risultati?
    vi ringrazio anticipatamente, vi auguro ancora tanti interessanti dibattiti

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    1. Ciao Beatrice,
      mi sembra un'ottima idea! Ti consiglio di fare questa domanda su "Forum Etici" dove troverai tante mamme che credo ti risponderanno volentieri. Inoltre se hai facebook potresti iscriverti al gruppo Genitori Veg.
      Se mi mandi una mail a mammavegana@gmail.com posso mandarti i miei esami del sangue in gravidanza (spero di ritrovarli).
      Riguardo all'ultima domanda, io ho integrato l'acido folico da tre mesi prima al - mi pare- quarto o quinto mese di gravidanza. Mai integrato invece il ferro con integratori. Per un periodo per sicurezza ho preso la melassa nera, diciamo da ottobre fino a natale (la dpp era il 13 febbraio, ti prego fai tu il calcolo) :-)
      Buon lavoro!

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    2. Grazie per i preziosi consigli,sto scoprendo tante belle cose girando su questi forum e devo dire sono molto contenta di tante mamme così sensibili alla tematica!...a breve ci sentiremo per e-mail,non appena avrò definito precisamente quali sono i dati che devo reperire nello specifico! grazie nuovamente per la disponibilità!

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