mercoledì 31 agosto 2011

Cercare lavoro col pancione

Sto cercando lavoro, forte del fatto che, nonostante si sia già conclusa la 16a settimana, il pancione ancora non si vede troppo. Insomma, posso lavorare ancora 3 mesi abbondanti, non vedo perché dovrei stare a casa a "preparare il corredino", come mi è stato suggerito a suo tempo dall'ecografa. Mi piacerebbe anche rimanere in casa a cucire e ricamare, ma tanto per cominciare dovrei imparare a ricamare e poi due euro in più in casa potrebbero anche far comodo.

Nel frattempo cerco informazioni su internet e consigli su come comportarmi. A quanto ho capito, la legislazione in Italia è abbastanza buona per quanto riguarda le donne lavoratrici in gravidanza, che sono tutelate dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151. Non possono essere licenziate, hanno diritto a permessi aggiuntivi, hanno 5 mesi di maternità obbligatoria, più altri mesi a stipendio ridotto, non possono compiere lavori pesanti o a rischio etc etc.
Da alcuni anni, grazie alla circolare INPS numero 137 del 21 dicembre 2007, anche le lavoratrici a progetto (come ero io) e le collaboratrici coordinate e continuative (ma non le lavoratrici che svolgono prestazioni occasionali) hanno diritto ad un'indennità per congedo parentale se iscritte alla Gestione Separata INPS e se hanno versato almeno tre mensilità di contribuzione maggiorata. L'indennità è "pari all'80% di 1/365simo del reddito derivante da lavoro parasubordinato, associazione in partecipazione o da attività libero professionale prodotto nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo indennizzabile". Cioè se, come me, hai lavorato fino a maggio... forse con l'indennità di maternità puoi comprare la prima confezione di pannolini. Però almeno è qualcosa.

Più complicato è invece cercare lavoro. Non ho ancora esperienze personali, ma so da racconti di amiche che nessuno assume una donna incinta. Quindi il consiglio che mi è stato dato è di nascondere la cosa, finché si può.

In soccorso di chi è in questa situazione c'è lo Statuto dei Lavoratori, che all'articolo 8 recita:
Divieto di indagini sulle opinioni.
È fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell'assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del lavoratore.
Quindi, candidandosi per un lavoro non a rischio, il fatto che una donna sia incinta non è rilevante e non deve essere comunicato al momento del colloquio. Rientrano nella categoria "non rilevanti" anche domande come "è sposata?" "è fidanzata?" o "pensa di avere figli?" Ovviamente rifiutandosi di rispondere a queste domande si corre il rischio di venire scartate a priori. Ma temo sia inevitabile.

Infine il già citato Decreto Legislativo del 26 marzo 2001 n. 151, che richiama la legge del 9 dicembre 1977 n. 903, tutela anche l'accesso al lavoro:
Art. 3.
Divieto di discriminazione. E' vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro indipendentemente dalle modalita' di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività, a tutti i livelli della gerarchia professionale, attuata attraverso il riferimento allo stato matrimoniale o di famiglia o di gravidanza.
In parole povere, potrei anche dire di essere incinta e non dovrei essere discriminata nell'accesso al lavoro. Però, chissà perché, penso che glisserò sull'argomento, al colloquio di domani. Auguratemi buona fortuna!

7 commenti:

  1. Anche io vado a un colloquio domani!!! non avrò un pancione da gradivanza da nascondere, ma credo che non andrà bene comunque.. in bocca al lupo, viva le donne che non si autodistruggono il cervello (soprattutto in gravidanza.. vedi ciò che ti ha detto l'ecografa...) come te!!! fammi sapere, eh..

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  2. Come è andata il colloquio? :-)
    Buona giornata
    :-)

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  3. Anche io voglio sapere: com'è andata??!

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  4. Carissime! Grazie per il sostegno e scusate se non vi ho aggiornate. Il colloquio... non so nemmeno io com'è andato... Non era un vero colloquio, io non ho detto quasi niente, mi sono trovata davanti ad una cortina fumosa di parole (di sicuro fatta apposta per non farmi capire di che cosa si trattava) l'offerta di una giornata di osservazione (non pagata) dopodiché avrei avuto un contratto. Però non per quello che c'era scritto nell'inserzione. Sono uscita di lì un po' schifata (e non sono andata alla "giornata di osservazione"). Ora però c'è qualcos'altro nell'aria... per il momento non dico niente (e comunque non voglio farmi illusioni). Vedremo!

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  5. Ciao Mamma Vegana, sono tuo fratello W.
    Ma sei tu quella con il pancione in foto?
    Che effetto!
    Saluti da tutta la famiglia.
    W.

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  6. Ciao W.! No, tutte le foto che ho messo finora sono "rubate" da altri siti. Per il momento non ho ancora quella pancia! :-) Chi non mi conosce bene dice che non si vede niente. Chi mi conosce bene dice che... ho messo su qualche chilo ;-)

    Aggiornamento: niente lavoro, sono svanite anche le ultime speranze. Però sono stata chiamata per il Censimento e sarò rilevatrice, nei prossimi giorni ho un corso e vedremo. Spero di riuscire a farlo!

    Nel frattempo (come consigliato dall'ecografa e recentemente anche da mio padre) preparo il corredino. Sì, sicuramente, sono proprio la persona giusta! ;-)

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